SCUOLA MEDIA - Ladispoli (ROMA), 1986

 

 FUNZIONALITA' DELLE SOLUZIONI DISTRIBUTIVE INTERNE 


Nel 1975, dopo anni di studi e ricerche  svolti dal Centro Studi del Ministero della Pubblica Istruzione,  uscirono quelle norme di edilizia scolastica che, pur nella necessità di una parziale revisione, costituiscono ancora oggi uno dei rari esempi di normativa edilizia italiana che riesca, oltre che a fissare con chiarezza le dimensioni degli spazi e gli standards  di  igiene ( luminosità, acustica, ecc.), anche a definire alcuni criteri distributivi e spaziali di cui  deve tener conto il progettista.

Soprattutto riguardo agli spazi per la distribuzione e le attività specializzate, le norme costituiscono un vero e proprio compendio di tutte le fondamentali regole ed informazioni necessarie per una corretta progettazione.

Dove ovviamente non potevano bastare le norme era nella definizione di tipologie di edilizia scolastica coerenti con le finalità delle norme stesse.

Allo scopo, all'epoca, il Ministero provvedeva con  appalti- concorso, finalizzati alla ricerca di nuovi  modelli tipologici, che nel bando contenevano specifiche  soprattutto riguardo all' organizzazione delle attività della scuola.

Questa scuola, progettata ad undici anni dalla uscita delle norme, fu concepita con l'intento di conciliare le norme stesse con le esigenze e le possibilità del Comune.

In questa scuola trova applicazione il fondamentale principio dell'unitarietà degli spazi che compongono il sistema connettivo ( atrio, corpi scala, distribuzione, ballatoi, ecc. ), concetto che trova una sua puntuale ed appropriata definizione nelle norme emanate dal Ministero sin dal '75 ma che raramente è stato applicato nelle realizzazioni che sono seguite.

Al piano terra sono ubicati un atrio secondario, 3 aule normali, 2 aule speciali, la mensa e la palestra con gli annessi spogliatoi.

La palestra è divisibile in due unità mediante una supertenda mobile che ne consente l'utilizzo anche da parte di due classi contemporaneamente mentre, in orario extra- scolastico, può essere utilizzata anche per competizioni sportive di pallavolo e pallacanestro. 

Al primo piano  sono ubicati l'atrio principale, la parte amministrativa (segreteria, presidenza, aula professori), le gradinate della palestra ed un piccolo auditorium.Al secondo piano sono ubicate 6 aule normali, 2 aule speciali e la biblioteca.

Al terzo piano sono ubicate 9 aule normali e 4 aule speciali.

  

 Localizzazione ed orientamento dell'edificio


Pur nell'ambito di un'area di ridotte dimensioni rispetto alle dimensioni della scuola, l'edificio è posizionato in modo da ottimizzarne l'orientamento in funzione del raggiungimento di un buon comfort generale e di una riduzione dei fabbisogni di energia per i guadagni termici che l'esposizione all'irraggiamento solare produce.

La collocazione delle aule normali è quasi completamente rivolta a sud mentre a nord è situata la palestra che protegge la facciata più esposta ai venti e soggetta a maggiore trasmissione di calore dall'interno verso l'esterno.

 

Conformazione e tecnologia dell'involucro


La prima caratteristica che giova alla riduzione delle dispersioni termiche è la forma molto compatta dell'edificio, ottenuta nonostante la complessità delle funzioni che vi si svolgono e la necessità di un'articolata relazione con le aree esterne e con le scuole confinanti che usufruiscono anche di alcuni spazi della scuola media ( palestra, aule speciali provvisoriamente utilizzate dalla scuola elementare).

Altro elemento che contribuisce notevolmente alla riduzione della trasmissione di calore è il "pacchetto" dei componenti di facciata : pannelli di calcestruzzo rivestiti di graniglia di marmo giallo  Siena, camera d'aria con interposto pannello coibente, fodera interna in mattoni forati  ed intonaco. 

 

 Conformazione spaziale degli ambienti interni


Lo schema compositivo generale può essere riassunto nell' unione di un lungo corpo, che permette di ottenere un'esposizione ideale per tutte le attività pedagogiche essendo rivolto  quasi essenzialmente rivolto a sud -e secondariamente ad est ed ovest - con un unico involucro costituito dal grande vuoto interno del sistema connettivo in sequenza con gli altri vuoti  degli spazi che contengono le gradinate e la palestra.

Questi ultimi spazi, che sono quelli dove le temperature interne devono essere meno alte date le attività meno sedentarie che vi si devono svolgere, hanno le pareti esterne, peraltro di ridotte dimensioni rispetto al volume che contengono, quasi interamente rivolte a nord dove è massima la trasmissione di calore verso l'esterno, ma essendo provvisti in copertura di lucernari che, per effetto serra producono calore  all'interno, in definitiva risultano riscaldabili con poco dispendio di energia.

Anche il corpo aule speciali presenta questa caratteristica di essere illuminato  dall'alto  mediante lucernari ed in questo caso il calore solare è accumulato nel locale tecnico della galleria degli impianti che a sua volta agisce da "cuscino termico" rispetto agli spazi sottostanti. 


CORPO AULE SPECIALI


Per realizzare questo corpo, eseguito alcuni anni dopo l'ultimazione del corpo principale, fu progettato ("ad hoc") un sistema di prefabbricazione che consente di coprire l'intera luce senza pilastri e costituito da componenti esterni già finiti.

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