FACCIATA A DOPPIO INVOLUCRO, HI-TECH

Facciata a doppio involucro

 

 

Nelle facciate a doppio involucro entrano in gioco vari fattori che determinano una sinergia tra materiali, fattori bioclimatici e impianti:

 

- irraggiamento solare;

- tipo di ventilazione dell’intercapedine;

- entità della portata d'aria;

- posizione delle schermature solari.

 

Le facciate trasparenti a doppio involucro sono costituite da due superfici trasparenti separate da una intercapedine. Solitamente nell'intercapedine è collocata una schermatura solare e l'intercapedine è ventilata naturalmente o meccanicamente. Le soluzioni tipologiche si distinguono in base alle seguenti caratteristiche:

 

- involucro interno ed esterno interamente o parzialmente vetrato;
- vetrate con aperture o non apribili;
- vetri semplici o a camera, chiari o trattati, selettivi, ecc.;
- schermature sul lato interno, sul lato esterno o in intercapedine;
- sistema di ventilazione (naturale o forzata, con direzione del flus-
  so dell'aria dal basso verso l'alto o viceversa, con aria ripresa dal
  l'interno o dall'esterno, mandata all'interno o all'esterno).

 

In generale vanno distinte le soluzioni a ventilazione naturale da quelle a ventilazione meccanica.


Il doppio involucro a ventilazione naturale non è altro che una grande serra, per questo motivo viene applicato maggiormente nei climi nordici, dove le estati non sono così calde come ad esempio nel sud Europa dove il surriscaldamento estivo diventa il primo problema.

 

Le soluzioni a doppio involucro a ventilazione meccanica, sono generalmente costituite da una doppia pelle in cui il paramento esterno è in genere costituito da un vetro camera basso-emissivo, mentre il paramento interno, apribile per consentire l'accesso all'intercapedine, è di regola costituito da una lastra di vetro singolo. L'intercapedine ventilata, la cui larghezza può essere compresa tra alcuni centimetri e alcune decine di centimetri, include il dispositivo di schermatura della radiazione solare. Il doppio involucro però, come molti sistemi tecnologici innovativi, per risultare efficiente richiede una corretta analisi sulla funzionalità e sulla coerenza con il contesto climatico. Soluzioni studiate e verificate per climi freddi non possono certamente essere replicate in climi caldi senza opportune modifiche. Vanno ben verificate le conflittualità che possono insorgere tra contemporanee esigenze di: ventilazione naturale, isolamento acustico, controllo delle condizioni termoigrometriche, impiego dell'aria esterna non trattata, comfort visivo, impiego di luce naturale ecc.

 

 

 

 

 

 

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